Letto di venerdì #01
Guadalupe Nettel è stata la mia scoperta letteraria del 2020.
Mi piace molto perché il suo stile invita il lettore alla costruzione, lo aspetta, gli suggerisce la strada, senza essere invadente.
L’esperienza di lettura di Petali è stata questo: immergermi e tornare a galla, continuamente.
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Il mio racconto preferito della raccolta è “Oltre il molo” che è uno storia di solitudine, ambientata a Città del Messico e sull’isola di Santa Helena, che diventa una storia d’amicizia dolcissima e quasi dettata dalla scomodità.
La citazione
Quasi tutte le mattine, molto presto, aspettavo la barca al molo, e consultavo il vago odore di combustibile e frutti di mare per capire come sarebbe andata la giornata. Guardare a lungo il mare mi faceva ribrezzo, non potevo evitare di pensare alle lezioni di biologia, alle mani anfibie dell’insegnante che spiegava il ciclo della vita, e a tutti quei pesci che si riproducevano vicinissimo a me, in un brodo tiepido e salato.
Da “Oltre il molo” in Petali e altri racconti scomodi, Guadalupe Nettel, La Nuova Frontiera. Traduzione italiana di Federica Niola