Blog: o quel che ne rimane
Nel carosello trovi i post più recenti: letture di libri per lo più, nate come post di Instagram, che pubblicavo una volta a settimana il venerdì.
«L’ora senz’ombra» è un romanzo pieno delle sfumature della scrittura di Osvaldo Soriano: rimandi, citazioni, a cui si aggiungono le personali incrostazioni letterarie.
«Un amore» racconta la storia di Nat, arrivata a La Escapa per non si sa bene quale ragione. Sappiamo che arriva da una grande città, fa la traduttrice e ha lasciato un impiego a causa di un cattivo comportamento sul posto di lavoro.
«Abbiamo sempre vissuto nel castello» è stato un po’ una liberazione, per me, che leggo quasi mai storie di paura.
«Il cantiere» racconta il cinismo dell’animo umano (sempre, senza eccezioni) quando si trova di fronte al denaro e al potere.
«Transito» è un memoir, scritto da Aixa De La Crus appena compiuti i 30 anni e racconta la sua infanzia, adolescenza e giovinezza all’insegna della consapevolezza del corpo e dell’esperienza del dolore.
Letto di venerdì #10 || Venivamo tutte per mare di Julie Otzuka è un romanzo corale, che racconta la traversata, la vita, i tormenti di migliaia di donne partite dal Giappone per sposare gli immigrati giapponesi in America.
In principio era Chapter One
Il mio primo blog si intitolava Chapter One, era ospitato su Splinder, una piattaforma che non esiste più, e raccontava più che altro i fatti miei. Avevo preso internet per un posto dove continuare il diario adolescenziale: era il 2003.
Ho avuto sempre una fascinazione per ogni piattaforma di blogging che è nata in questi anni: ho avuto un paio di Tumblr, ho passato Chapter One su WordPress, poi ho chiuso tutto, ma su Tumblr nacque Novelz, per la prima volta: avevo iniziato a scrivere racconti online e li pubblicavo lì.
Più o meno arriviamo a oggi.
Novelz è la mia newsletter e quel che resta, almeno come idea, di quel vecchio spazio è su questa pagina: Ho lasciato attivi i post più «significativi», che non abbiano subito troppo l’onda del tempo.