Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, di Fannie Flagg

Letto di venerdì #08

Fannie Flagg con questo libro fa una cosa che sembra d’altri tempi e appartiene alla letteratura più riuscita: mette insieme, spesso nella stessa pagina o nello stesso paragrafo, personaggi complessi, relazioni per niente piatte e contesto vibrante.

La copertina di Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop

USA, Alabama, anni ’30. La signora Weems redige il bollettino settimanale di Whistle Stop.

Annota puntualmente ciò che accade in questa località speciale: un incrocio di anime, amori, amicizie, vissuti e costellazioni, teatro di un omicidio e conca fertile delle pulsioni del razzismo peggiore di quegli anni nel Sud degli Stati Uniti.

La signora Weems (la più recente Lady Whistledown me l’ha ricordata, anche dato il Whistle di Whistle Stop dentro) rappresenta la comunità che guida e che giudica. Vuole sapere tutto e conosce tutti. Ci dice tutto, con la scusa della cronaca.

Il romanzo che ha ispirato l’omonimo (e meraviglioso) film è la storia parallela e in due epoche diverse di due amicizie: quella di Idgie e Ruth e quella di Evelyn e della signora Threadgoode, ospite di una casa di riposo a Birmingham, Alabama.

Il gioco continuo di rimandi e storie che si infilano, di passato e presente che si mescolano, della storia degli Stati Uniti d’America all’epoca della Grande Depressione e del Ku Klux Klan che si infila in quella più recente degli anni Ottanta è ironico, divertente e piacevole. Si fa forte di molti personaggi, un coro sempre presente e a supporto delle vicende delle protagoniste rivoluzionarie, ognuna a modo suo.

Una scena dal film

Una volta sola ho ordinato pomodori verdi fritti, ero a Williamsburg a New York, al tavolo di un caffè molto hipster: un momento da ricordare.

La citazione

Idgie dice che venerdì torneranno al cinema, nel caso qualcuno voglia unirsi ala compagnia. A proposito di cinema, l’altra sera, quando sono rincasata dall’ufficio postale, la mia dolce metà aveva una tale fretta di andare a Birmingham a vedere il film prima che il prezzo aumentasse che non mi ha neppure lasciato il tempo di entrare dalla porta. E poi, per tutto il film non ha fatto altro che lamentarsi del mal di schiena. Infine, quando siamo arrivati a casa, ho scoperto che nella fretta si era dimenticato di togliere l’appendiabiti dalla giacca.

Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, Fannie Flagg, Rizzoli. Traduzione di Olivia Crosio.