Buon compleanno.
Grazie.
Anche la mia nonna è nata il 6 febbraio.
Ah, dai. E quanti ha, tua nonna?
Avrebbe. 91.
Ah, mi spiace.
Eh, anche a me.
91 sarebbero stati tanti.
Eh, ma non è che te sei un giovincello, eh.
Sarei. Be’, sì: sono 80.
Google ti ha dedicato il doodle, oggi.
Eh?
Ah, già, scusa: niente guarda una roba di internet, vivi bene anche senza.
Vivi?
Ehm… scusa.
Ma non stavamo parlando di tua nonna?
Mia nonna? Ah, sì. Non so se mia nonna ha mai visto un tuo film.
Be’, perché no?
Eh, non so: al mio paese i tuoi film ci arrivavano?
Il tuo paese o quello di tua nonna?
Be’: è lo stesso, sta in mezzo alle colline, in Molise. È piccolo, fa 1500 abitanti oggi.
E quando c’erano i miei film?
Di più, sì ma mica tantissimi di più. Sai il secondo Dopoguerra, le cose, sono andati via tutti.
Dice che c’è un sacco di neve, in Molise.
Oh, pure tu no, eh.
E madonna! Era per fare conversazione.
No, ma io volevo farti una domanda.
Ah, ok: dimmi.
Ma te, di Alfred Hitchcock, che cosa pensavi? Sul serio, dico. Non lo dico a nessuno.
Era un genio.
No: ho detto sul serio.
Eh: era un genio.
E basta?
Eh, perché c’è bisogno d’altro? Starete mica ancora a pensare di capire se è o no un genio.
Mah. Ok. E di Chabrol?
Era uno spocchioso, ma era più bravo di me solo che non lo sapeva.
Capita.
Eh lo so, a lui capitava sempre.
Vi volevate bene?
Ma sono tre domande.
Eh, vabe’, dai, è per fare conversazione.
Massì, massì, in fondo sì. Ma oh: erano altri tempi. C’era da fare la storia del Cinema. Andavamo d’accordo quando facevamo la guerra a voi italiani.
Eccoli là: e perché?
Mah, era divertente.
Ah sì?
Sì.
Vabe’. Senti, ho l’ultima domanda da farti.
Dimmi.
Perché non ti sei fatto seppellire a Père Lachaise? Stai a Montmatre. È un po’ un cliché, dai.
Chabrol dov’è?
A Père Lachaise.
Ecco appunto.
***
Uno dei miei film preferiti di François Truffaut è L’histoire d’Adèle H., dove H. sta per Hugo, Adèle è la figlia di Victor, quello famoso. Adèle è una che è impazzita per amore, dice il film. Mi è sempre stata molto simpatica.