Inserimenti

È da qualche settimana che Paolo agisce per imperativi, sempre più spesso categorici.

Alza la testa per guardarti, apre le braccia e te le sbatte contro per essere preso in braccio. Gira la testa dove meglio crede, si dondola sempre più velocemente, ride sempre più di gusto. Soprattutto: mentre sta in braccio, stende le braccia in avanti, o a lato o si torce finché riesce per guardare altrove. Non c’è possibilità di tenerlo dove decidi, lui è già un passo dopo. Non avanti, non ti giudica: solo che lui va oltre.

Si è inserita nella sua vita la possibilità di guardare avanti, anche se per brevi periodi, più o meno contestualmente all’inserimento al nido. Fino all’altro ieri era il più piccolo di tutti, dall’altro ieri* è già il più grande di tutti e sembra averlo capito perfettamente.

*(Benvenuto, piccolo M.)